TEST CHLAMYDIA TRACHOMATIS

INFORMAZIONI GENERALI

La Clamydia è una delle più comuni infezioni sessualmente trasmissibili di cui è responsabile il batterio intracellulare Chlamydia trachomatis.
Nella maggior parte dei casi l’infezione interessa le donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Dal 10 al 40% delle donne con infezione non trattata, sviluppa la malattia infiammatoria pelvica che può condurre alla sterilità. Nel sesso maschile, l’infezione può interessare l’epididimo, causando dolore e febbre.

SINTOMI

Il danno permanente sembra meno probabile, anche se negli ultimi anni alcuni studi segnalano una possibile correlazione tra l’infezione da Clamydia negli uomini e sterilità. Una donna gravida infetta invece può, durante il parto, passare al neonato l’infezione, che si manifesta come un’infiammazione agli occhi e all’apparato respiratorio.
La Clamydia è, infatti, una delle prime cause di congiuntivite e di polmonite nei neonati.

TEST E DIAGNOSI

L’esecuzione del test di screening e la diagnosi dell’infezione da Clamydia è molto importante per la prevenzione della comparsa delle complicanze a lungo termine e della diffusione dell’infezione.
La diagnosi convenzionale di laboratorio si basa su metodiche di microbiologia classica, tuttavia sono attualmente disponibili test molecolari per la determinazione diretta del DNA del batterio che permettono una diagnosi precisa anche in quei campioni in cui la carica microbica è molto bassa.

TEST MYCOPLASMA GENITALIUM

INFORMAZIONI GENERALI

Il Mycoplasma genitalium è un batterio Gram-positivo parassita che colonizza il tessuto epiteliale ciliato urogenitale e respiratorio dei primati.

SINTOMI

Il Mycoplasma genitalium è un organismo sessualmente trasmissibile associato a uretrite non gonococcica negli uomini e a diverse sindromi infiammatorie del tratto riproduttivo delle donne quali cervicite, endometrite, malattia infiammatoria pelvica e infertilità.

TEST E DIAGNOSI

Il Mycoplasma genitalium è molto difficile da coltivare in laboratorio e la ridotta disponibilità di test diagnostici disponibili in commercio ha limitato i test di routine.
Dato che sono crescenti le segnalazioni di alti tassi di resistenza all’azitromicina risulta aumentata la necessità di test diagnostici altamente sensibili e di metodi standardizzati per la rilevazione dei marcatori di resistenza.
L’analisi molecolare diretta del DNA del batterio permette una diagnosi precisa con un test più sensibile e specifico dei test di laboratorio quali test microbiologici e sierologici.

TEST MYCOPLASMA HOMINIS

INFORMAZIONI GENERALI

Il Mycoplasma hominis è un piccolissimo batterio, comune commensale dell’apparato genito-urinario che, quando la flora batterica intestinale risulta alterata, può sostituire i Lattobacilli trasformandosi da commensale ad opportunista. In questo caso può essere associato ad alcune patologie dell’apparato genitale dell’adulto, quali le vaginosi batteriche, e degenerare nella malattia infiammatoria pelvica.

SINTOMI

Nelle donne può trasmettere l’infezione anche al figlio al momento del parto. In alcuni casi può causare infertilità, aborto spontaneo, endometriti, salpingiti, rottura precoce delle membrane, infezioni corion amniotiche e infezioni neonatali, tra cui congiuntivite, difficoltà respiratoria, febbre, meningite, ascessi e polmonite congenita, che si verifica poche ore dopo la nascita.
Nell’uomo può invece determinare infertilità, uretriti, prostatiti e pielonefriti.

TEST E DIAGNOSI

L’indagine microbiologica per l’identificazione tramite coltura è estremamente difficile. L’analisi molecolare diretta del DNA del batterio permette invece una diagnosi precisa e in modo sensibile e specifico.

TEST NEISSERIA GONORRHOEAE

INFORMAZIONI GENERALI

Neisseria gonorrhoeae è il batterio responsabile della gonorrea, una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse al mondo. Neisseria gonorrhoeae infetta le vie uretrali nell’uomo e le vie uro-genitali nella donna ma può anche essere trasmessa da madre a figlio durante il parto.

SINTOMI

L’infezione è asintomatica nel 50% dei casi e i sintomi, se presenti, sono difficilmente distinguibili da quelli di altre infezioni genitali. Se non trattata, la gonorrea può avere conseguenze gravi e permanenti. Nelle donne può causare la malattia infiammatoria causando, in casi estremi, infertilità. Nell’uomo può causare l’epididimite, che può essere dolorosa e, se non trattata, può portare alla sterilità. Nei neonati la gonorrea può causare cecità, infiammazioni articolari o gravi infezioni sanguigne anche letali.

TEST E DIAGNOSI

La diagnosi di gonorrea si basa sull’identificazione del batterio nelle secrezioni genitali, rettali, faringee od oculari. I test molecolari mirati all’identificazione del DNA di Neisseria gonorrhoeae sono generalmente più sensibili (≥90%) rispetto all’esame microbiologico.

TEST TRICHOMONAS VAGINALIS

INFORMAZIONI GENERALI

Trichomonas vaginalis è responsabile nelle donne di un’infezione vaginale molto diffusa e contagiosa chiamata tricomoniasi. Trichomonas tende ad innalzare il pH vaginale, alterando la flora batterica intestinale e distruggendo i lattobacilli che proteggono l’ambiente interno dalle infezioni e permettendo ad altri microrganismi di attecchire più facilmente. Nell’uomo l’infezione è solitamente localizzata all’uretra e nella maggior parte dei casi asintomatica.

SINTOMI

In gravidanza l’infezione da Trichomonas vaginalis è associata ad un aumento di eventi come la rottura prematura delle membrane, il parto pretermine e un basso peso alla nascita nel bambino.

TEST E DIAGNOSI

Le attuali linee guida internazionali raccomandano l’uso di test molecolari (sensibili fino a 3-5 volte di più rispetto alle analisi colturali) basati sulla ricerca diretta del DNA del batterio.

TEST UREAPLASMA UREALYTICUM/PARVUM

INFORMAZIONI GENERALI

Ureaplasma urealyticum/parvum è un batterio appartenente alla famiglia dei micoplasmi. Nelle mucose genitali, dove fa parte della flora batterica insieme ai lattobacilli, trova l’ambiente adatto per svilupparsi.

SINTOMI

La sua eccessiva proliferazione è stata riscontrata in diverse condizioni patologiche quali: l’ascesso della ghiandola del Bartolino, le vaginiti, la vaginosi batterica, la malattia infiammatoria pelvica, la febbre postabortiva e postpartum, l’infertilità, la sterilità, il basso peso alla nascita e la morte fetale in utero.

TEST E DIAGNOSI

L’identificazione di Ureaplasma urealyticum/parvum attraverso analisi microbiologiche è difficile e lunga per le caratteristiche del microrganismo. Ad oggi l’utilizzo di test molecolari basati sulla ricerca diretta del genoma di Ureaplasma urealyticum/parvum elimina i problemi degli esami colturali mostrando maggiore sensibilità, specificità e affidabilità.